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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Corno naturale
MessaggioInviato: 29/06/2014, 16:49 
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Iscritto il: 20/06/2014, 19:21
Messaggi: 348
Località: Verona
Pietro

Oggetto: Corno naturale.


Il corno naturale è un antico strumento ricavato da corna animali. Il canneggio di conseguenza risulterà conico ed il suono sarà prodotto dalla vibrazione delle labbra del suonatore.
Ho potuto avere occasionalmente un corno di bufalo d’acqua indiano ed il solo contatto mi ha fatto pensare a suoni ancestrali di remote epoche. Mi sono documentato per utilizzarlo musicalmente e tra il sistema di insufflazione laterale e quello ad insufflazione indiretta ho scelto il primo in quanto non mutilava il corno privandolo della punta.

Allegato:
foto 48 copia (800x294).jpg [152.18 KiB]
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L’imboccatura consiste in un foro svasato eseguito lateralmente ed è sufficiente per ottenere un suono continuo e potente. Corni simili furono in passato utilizzati come strumenti rituali e da segnali.

Allegato:
foto 49 (640x480).jpg [60.78 KiB]
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Sono citati pure nell’antico testamento biblico per le lodi del Signore e ai giorni nostri sono ancora in uso in certe popolazioni primitive africane.

Cordialità - Pietro -


Al tema segue la discussione.


1 - fabiodm
Be insomma! mi piacerebbe sentire come suona sto corno, a me affascinano molto questi strumenti antichi perche ascoltandoli ti fanno fare un salto nel tempo attraverso i loro suoni.
Però mi risulta che ce ne sono che possono fare più note.
Pietro mi sa che presto vengo a trovarti a casa.


2 - Pietro
Caro Fabio, i corni naturali muniti di fori che tu hai citato sono in grado di produrre più note, sono essi una logica evoluzione del corno naturale da me descritto.
Naturalmente sono strumenti limitati non in grado di eseguire scale complete causa la loro cameratura troppo larga rispetto alla lunghezza. Esistono tuttavia molteplici testimonianze di tali strumenti partendo dai tempi più antichi, passando per le crociate e proseguendo ben oltre.
Non vorrei sforare troppo l'argomento citando il cornetto, definito strumento principe del rinascimento e massima evoluzione dei corni naturale sopracitati. Esso rivaleggiava con flauti e violini ed era intercambiabile con essi. La sua capacità di imitare il canto umano grazie al piano e forte ed alla sua ampia dinamica lo poneva al di sopra degli altri e gli conferiva l'appellativo già citato.
Il cornetto derivato dal corno naturale e costruito in legno secondi i dettami di liuteria che si stavano allora imponendo si può considerare un felice connubbio fra gli ottoni, per il bocchino come la tromba, ed i legni per via dei fori che consentivano una buona estensione e la possibilità di eseguire scale complete.
Dopo molti decenni di incontrastato dominio anche il cornetto decade lentamente vittima dei nuovi assetti orchestrali senza mai estinguersi completamente. Lo troviamo ancora oggi in esecuzioni ed incisioni filologiche ed anche se sono ben lontani i fasti del passato, la sua voce fortemente timbrata affascina e seduce ancora.


3 - Manu
Vorrei aggiungere qualcosa sulla costruzione del cornetto, questo solitamente era ottenuto da due blocchi di legno scavati in modo da creare ciascuno metà della cameratura; dall'unione dei due pezzi si otteneva quindi la cameratura intera. Ad incollaggio avvenuto si provvedeva a lavorare il legno in modo da ottenere otto faccie; il tutto era poi avvolto con pelle di camoscio bagnata, questa asciugandosi stringeva saldamente la struttura ottagonale e curva di questo magnifico strumento, reputato il più difficile da suonare ma nello stesso modo il più vicino all'espressività della voce umana.


4 - sonapipian
signori... oggi al mercatino di spresiano, con euro 7 ho preso due corni ababstanza vecchiotti, fuori sono un po' crepati ma so che verrano ben restaurati.
uno è lungo circa 60 cm (da punta ad attacco in "linea d'aria"), l'altro è circa 30 cm, purtroppo l'hanno vernicuiato di grigio anticamente e verrà pulito.
pensavo uan volta di trovare un corno per metterci un bocchino, ma poi ho visto questo lavoro di pietro e penso sia meglio ricavare l'apertura nell'osso, no?
PS: ma a proposito: il tuo "shofar" che diametro ha per il foro?


5 - Pietro
X Marco - Il foro è 10 mm di dametro ed è leggermente ovalizzato, come puoi vedere nell'immagine. Attorno al foro è stata praticata una svasatura con una punta da 20 mm (non con il trapano, solo ruotandola a mano) per meglio aderire con le labbra. Pure io ho pensato che non valeva la pena rovinare un così bel corno amputando la punta per ricavare il bocchino.


6 - sonapipian
grazie mille!
però è un lavoro che farò a primavera perchè oggi gli ho dato una guardata e necessita di uan sgrassata in acqua ossigenata...
quello più grande lo farò così!
mentre quello piccolino provo a tagliarlo in punta, pensavo di fare un regalo ad un mio amico ebreo che ci tiene a queste cose, solo che mi sono accorto che lo shofar non può essere fatto con il corno di bue, nel frattempo mi alleno allora con quello piccolino.
infatti lo shofar è tagliato in punta, inoltre il corno di capra viene spesso raddrizzato a vapore, ma è un lavoraccio mi sa!
Appena trovo le istruzioni metto qui di seguito i dati per fare lo shofar. che... insomma... non è il massimo dell'armonia e della melodia la "musica" di questa funzione ebraica, ma loro ci tengono molto. io sono appassioanto di cultura ebraica per cui con questo mio amico passo lunghe conversazioni su cosa è "kosher" e cosa no ... comunque appena la trovo nel mio HD posto nel punto giusto del phorum una stampa del '700 se non erro dove si vede una cerimonia di matrimonio dove un ebreo suona uno strumento più unico che raro per loro: la ghironda!

Intanto posto questo:
per il modello "melodico"
http://web.onetel.net.uk/~booksearch/wa ... mshorn.htm
oppure qui per sentirlo suonare:
http://www.music.iastate.edu/antiqua/gemshorn.htm


7 - Pietro
X Marco - Lo strumento che hai postato è sempre un corno, ma adattato in modo da ottenere un suono dolce tipo l'ocarina o il flauto. La versione a bocchino invece come sonorità ricorda il timbro marziale e potente della tromba, il cornetto a bocchino sopra citato invece sarebbe l'evoluzione naturale dello strumento anche se si è usato un diverso materiale ed un procedimento costruttivo che testimonia l'avanzamento dell'arte liutaria comunemente intesa.
Ti ringrazio ancora per i tuoi numerosi e costrutivi comtributi al forum.


8 - fabiodm
Infatti io non volevo sbilanciarmi troppo sull'argomento ma in effetti mi sembrava incredibile che un corno potesse fare un suono cosi dolce.


9 - ulisse
Sulle alpi il corno (sempre di caprone, a quanto ne so) veniva usato come giocattolo sonoro e come mezzo di comunicazione.
lo si suona pure nei carnevali e nei falò estivi.
negli alpeggi più isolati si comunicava con il paese tramite un codice stabilito di suoni; ad esempio due suoni lunghi= abbiamo finito il pane, tre suoni corti=abbiamo bisogno di un dottore.
per questo il giornale di Premana (provincia di Lecco) si chiama "il Corno".

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La discussione si può sempre integrare.

Cordialità - Pietro -


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