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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: BACH – OPERA PER LIUTO
MessaggioInviato: 15/06/2019, 13:24 
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Iscritto il: 20/06/2014, 19:21
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Pietro:

Oggetto: Opera per liuto di Bach.

Aggiungo a questo settore del forum un argomento che era presente nella vecchia Liuteriaitalia con relativa discussione. Ho recuperato l'argomento ma non la discussione, spero tuttavia che ci sarà e che visto l'argomento sia pure più partecipata di quella dispersa del vecchio forum. L'opera per liuto di Bach siamo abituati a conoscerla eseguita con la chitarra classica ma se avete la bontà di leggere quanto segue qualche sorpresa non mancherà.


BACH – OPERA PER LIUTO

Le sorprese non finiscono mai, pensavo di perdere chissà quanto tempo per cercare negli scaffali della mia libreria i dati inerenti all’opera per liuto di Bach ed i relativi strumenti ipotizzati per realizzarla, ma mi è tutto stato facile, come se una mano invisibile guidasse la mia.
Ho visto tutto sotto un altro aspetto: sembrava quasi che il sommo Bach (Eisenach 1685 – Lipsia 1750) volesse dire che anche se lo abbiamo eletto come musicista universale e spedito nello spazio le sue musiche come biglietto da visita per eventuali contatti con gli extraterrestri, lui si era solo limitato a svolgere con coscienza la sua professione e che in fondo, nella sua epoca persino i suoi stessi figli da lui istruiti e formati erano alla fine più famosi di lui.


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Johann Sebastian Bach

Persino il Clavicembalo ben temperato, monumentale opera dove finalmente le tonalità maggiori e minori venivano ben definite, il liutista cieco Giacomo Gonzanis aveva visto più lontano di lui in quanto aveva fatto (con il dovuto distinguo) la stessa cosa nel Libro de intabulatura di liuto quasi centocinquantanni prima.
Pure riguardo agli strumenti musicali il sommo Bach sembra schernirsi mostrando che lui aveva solo elaborato per lavoro strumenti già esistenti: la viola pomposa da lui ideata e scomparsa con la sua morte intendeva essere una viola da braccio tenore con cinque corde, ma le dimensioni dello strumento erano troppo ingombranti e pur avendo scritto per essa la sesta suite per violoncello solo, cadde nel dimenticatoio, anche adesso i violoncellisti preferiscono eseguirla con lo strumento tradizionale o, se possono, con il violoncello piccolo a cinque corde già esistente anche ai tempi suoi.


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Violoncello piccolo a cinque corde usato da Anner Bylma per la sesta suite.


Anche lo stesso Stradivari con le viole tenori non ebbe maggior fortuna e pure i suoi strumenti finirono nel dimenticatoio, vedi la viola Medicea: preda del tarlo perché nessun violista ha mai voluto suonarla ed ora custodita al museo Cherubini di Firenze.


Torniamo all’opera per liuto ed esaminiamo il materiale a noi pervenuto:

Suite in SOL minore BWV 995: autografa in due versioni per liuto barocco a 14 cori (come quello usato da Narciso Yepes: da segnalare che l’opera integrale per liuto barocco di Bach è stata incisa per la prima volta da un chitarrista, appunto Yepes, e con un liuto barocco che si fece appositamente costruire) o con un normale liuto barocco a 13 cori con la scordatura in SOL del tredicesimo coro.

Suite in MI minore BWV 996: probabilmente all’origine per Lautenwerk (letterale: strumento a mo’ di liuto).

Partita in DO minore BWV 997: Certa per liuto barocco.

Preludio – Fuga – Allegro MI bemolle maggiore BWV 998: con dicitura per liuto o cembalo.

Preludio in DO minore BWV 999: per liuto barocco.

Fuga in SOL maggiore BWV 1000: libera versione di un liutista contemporaneo di Bach su appunti per liuto di Bach stesso.

Suite in MI maggiore 1006a: autografa di Bach senza titolo. Si adatta al liuto, ma è enigmatica in quanto al liuto barocco si adatta poco; forse concepita per liuto rinascimentale in SOL o per Lautenwenk, ma è altresì provabile che per motivi di tempo Bach non abbia eseguito il trasporto lasciando il compito al liutista prescelto (prassi peraltro usuale all’epoca).

Il Lautenwenk citato per la BWV 996 e per la BWV 1006a è uno strumento a tastiera come il clavicembalo, ma con le corde in budello su un solo registro da otto piedi (altezza reale dei suoni) e con i plettri in cuoio morbido per non rovinare le corde e che come attacco, ricordano i polpastrelli delle dita. Tale strumento, elaborato dallo stesso Bach, aveva inizialmente la cassa tondeggiante a guisa di liuto, ma poi gradualmente si adattò alla forma del clavicembalo e molti cembalisti e organisti lo usarono per le musiche liutistiche.


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Lautenwerk o liutoclavicembalo.


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Liutoclavicembalo usato da Gergel Sàrkòzy per le sue incisioni.


Bach in fondo sembra dire che non trova nulla di strano in tutto questo in quanto noi ora usiamo i suoni campionati da transistor pilotati da una tastiera, all’epoca sua facevano quello che potevano, bastava un po’ di ingegno e anche il suono del liuto si poteva ottenere con una tastiera di tipo cembalistico.

Il liuto comunque a casa sua c’era e lui è provato che lo insegnava e che lo suonava sia da solo che con i grandi liutisti dell’epoca: vedi Weiss.


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Tipico liuto barocco a tredici cori come l’esemplare che Bach aveva in casa.


Ultima modifica di Pietro il 15/06/2019, 14:13, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: BACH – OPERA PER LIUTO
MessaggioInviato: 15/06/2019, 13:56 
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Iscritto il: 20/06/2014, 19:21
Messaggi: 348
Località: Verona
Continuo l'argomento:

Esiste un tipo di liuto denominato: Liuto di Bach che è sostanzialmente un’arciliuto italiano con l’accordatura del liuto barocco tedesco e che, sembra elaborato dallo stesso Bach.


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Liuto di Bach: un simile strumento è usato da Lindberg per l’opera liutistica di Bach.



Sempre Bach sembra dire che in fondo il suo era un semplice adattamento atto a potenziare la voce del liuto tradizionale (non proprio potentissima) con dei bassi più lunghi sistemati su un secondo cavigliere per rendere così lo strumento più presente nelle parti orchestrali e corali come la passione secondo San Giovanni ed altre cose che aveva in mente di comporre, in fondo non aveva neppure variato l’accordatura.


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Accordatura del liuto barocco per terze con i raddoppi all’unisono e all’ottava alta.


Bach comunque è a mio parere un genio musicale a 360° e le sue musiche si adattano a qualsiasi strumento, anche ai più moderni ritrovati computerizzati, cosa non da tutti.
La sua opera per liuto ora si esegue prevalentemente con la chitarra classica dove le note basse mancanti vengono portate all’ottava alta (presenti tra l’altro nel liuto barocco per via dei raddoppi) in quanto non sono molti i liutisti specializzati e lo strumento barocco è a prezzi proibitivi: difficile in queste condizioni l’esecuzione filologica.


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Le sei corde della chitarra classica, la differenza con il liuto barocco è notevole.


L’opera per liuto di Bach per sentirla completamente (raddoppi all’unisono e all’ottava alta compresi) necessita di un’esecutore qualificato munito di uno strumento adeguato: il liuto barocco dove nulla andrà perduto. Attenzione però, se ti entra dentro così non ti lascerà più.

Ai nostri giorni però la sensibilità è cambiata e certi raddoppi all’ottava combinati con quelli all’unisono e con le corde singole non sembrano per tanti suonare bene, a volte creano un senso di disagio (vale anche per i musicisti professionisti) e chi si imbatte in un liutoclavicembalo che nitidamente scandisce le note con il plettro di cuoio sulle corde in budello grida al miracolo, anche se le mani del musicista non possono fare sulla tastiera tutte le note del liuto barocco. Tanto meglio, la nitidezza ci guadagna e l’esecuzione è più vicina ai canoni attuali, aggiungendo in più quel tocco arcano derivato dalle corde in budello nudo.

Per la chitarra classica c’è da tempo chi si è attrezzato per eseguire il repertorio liutistico (Bach compreso): Yepes in primis ha armato la chitarra con dieci corde e inciso l’opera Bachiana completa prima con il liuto barocco e poi con la chitarra decacorde. Ora ha una schiera di seguaci che con chitarre munite nel registro basso di bordoni extra sanno rendere veramente bene le antiche musiche. Manca il raddoppio all’ottava e all’unisono ma l’esecuzione sulle corde singole e il tocco nitido delle moderne tecniche esecutive lo sanno abbondantemente compensare.


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Narciso Yepes


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Pagina autografa di musica per liuto di Bach


Cordialità - Pietro -

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Al tema segue la discussione:
Come sempre altre opinioni o integrazioni sono sempre possibili e gradite.

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