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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 11/05/2020, 10:38 
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Iscritto il: 05/04/2020, 21:02
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Sì, è sempre un po' triste quando una ditta con una lunga storia alle spalle come Goth chiude.
Le vernici Goth/Hammerl in effetti non durano a lungo, anche chiuse nei boccettini, a differenza di altre, come quelle di Padding, che senza l'aggiunta dell'essiccativo si mantengono quasi indefinitamente. Dei prodotti acquistati molti anni fa da Padding, solo il primer si è deteriorato nel giro di un paio di anni circa, lasciando un precipitato scuro e il liquido trasparente, mentre il Sealer si è mantenuto inalterato, così come le vernici, ancora oggi.


Procedo con la documentazione.

Colori a olio.
Questi sono i colori a olio che uso di solito. Per la foto ho dato una velatura a dito direttamente sul legno grezzo appena piallato, quindi non sono lucidi e sembrano meno trasparenti di quanto non siano una volta verniciati.
Stranamente il Bruno di Marte trasparente ha una tonalità più rossastra del Rosso di Marte, ma non è detto che il colore non possa variare da una partita all'altra.
Dopo la foto di quelli a olio tradizionali, ho piallato il pezzo di acero e ho rifatto la stessa cosa con gli alchidici W&N.

segue...


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Commento file: colori a olio tradizionali
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Commento file: colori a olio alchidici
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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 11/05/2020, 11:10 
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VERNICI MAGISTER DI PADDING
Anche questo campione l'ho fatto in questi giorni e quindi le vernici sono ancora fresche. Fino al Sealer sono i prodotti Magister di Padding, mentre le ultime due a destra sono le vernici di fondo e finale della Hammerl per confronto.
Il Sealer è trasparente, ma scurisce sotto gli ultravioletti, oppure col passare del tempo, come si vede nella seconda foto: una prova fatta tre o quattro anni fa dove si vede come si è scurito e ha evidenziato le marezzature del pioppo. Prima di fare la foto l'ho grattato con una rasiera per vedere se e quanto era penetrato e non sembrerebbe essere stato assorbito più di tanto. Come gli altri prodotti di Padding non è più disponibile, ma forse è descritto nel libro.

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vernice-vernici-Magister.jpg [64.1 KiB]
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Commento file: Sealer campione vecchio
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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 12/05/2020, 19:12 
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Proseguo con vecchie prove di verniciatura. Alcune sono pessime, altre invece hanno un aspetto dignitoso. Ho scelto quelle che posso documentare, avendo annotato materiali e metodi.
Prima di fare le foto, in alcune ho "grattato" la vernice con una rasiera per vedere quanto il prodotto usato per il fondo fosse penetrato e per saggiarne la resistenza all'abrasione. Si tratta di una cosa fatta alla buona, ma forse se ne può ricavare qualche informazione utile.

PROVA 1
La resistenza all'abrasione è buona e bisogna grattare con una certa forza per arrivare al legno che però rimane pulito, quindi non sembra che ci sia stato un assorbimento, salvo quel poco che serve per ancorarsi.

1)
- 3 mani di Grundlack-Hammerl
- unica velatura di colore a olio Bruno di Garanza, Maimeri
- vernice finale Überzuglack-Hammerl

2)
- 3 mani di Grundlack-Hammerl
- unica velatura di colore a olio Bruno ossido trasparente, Rembrandt
- vernice finale Überzuglack-Hammerl

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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 12/05/2020, 19:14 
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PROVA 2

In questo caso ho usato come "mordente" una passata di colore a olio diluito in acquaragia e dopo poco ho dato una mano di Grundlack. La resistenza all'abrasione è come quella della prova 1 però il colore di fondo è penetrato di più nelle fibre del legno, soprattutto nelle marezzature dove la vena non è parallela alla superficie, evidenziandole.


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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 12/05/2020, 19:16 
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Iscritto il: 05/04/2020, 21:02
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PROVA 3

In questa prova (pesante), sopra un fondo di gommalacca, avevo usato la vernice Hammerl colorata Amber, ma dopo 4 mani il colore era ancora molto pallido. Quindi in seguito non ho più usato queste vernici per dare la colorazione. Aggiungendo i coloranti, la vernice reagiva rapprendendosi. Credo che venissero indicati come coloranti per le vernici a olio, ma fossero adatti solo per le vernici ad alcool, essendo a base alcolica.
Alla fine di questa sequenza di vernici il risultato, come si vede anche dalla foto, è pessimo... poco trasparente e troppo pesante.

- 4 mani di gommalacca
- 4 mani di vernice Amber della Hammerl
- 4 mani di colore a olio Bruno ossido trasparente Rembrandt, diluito con Liquin (medium per colori a olio) e petrolio
- mano finale di Überzuglack Hammerl


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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 12/05/2020, 19:18 
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Iscritto il: 05/04/2020, 21:02
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PROVA 4

Questo vecchio campione, come quello precedente, ha un pessimo aspetto, ma mi sembrava interessante perché mostra il comportamento diverso tra il fondo in albumina e quello a colla. L'albumina si è rivelata molto più resistente al grattamento, mentre il fondo a colla è più "secco" e, insistendo, tende a staccarsi in piccole porzioni che lasciano il legno pulito.

1)
- tre mani di albumina

2) tre mani di acqua di colla

La sequenza di vernici, a parte le preparazioni del fondo, è simile alla precedente.


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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 13/05/2020, 13:44 
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Iscritto il: 16/08/2018, 13:23
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Davvero molto documentato e istruttivo questo post! Nella mia limitata esperienza ho usato quasi sempre la gommalacca a tampone senza preparazione del legno a parte la spolverata di talco minerale al posto della pomice nelle prime mani.
Quando ho provato vernici poliresinose ad alcool (mai sull'abete comunque) ho usato come fondo la formula della vernice bianca del Sacconi, sostanzialmente albumina arricchita con gomma di ciliegio o arabica, miele e zucchero candito. Per quanto sembri strana la formula riesce facilmente, la stesura è comoda e il risultato è buono. Una volta ho provato anche l'acqua di colla, deve essere molto diluita e va ben carteggiata altrimenti tende a fare strato e sull'abete crea aloni alla verniciatura.


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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 13/05/2020, 19:44 
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Iscritto il: 05/04/2020, 21:02
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Ciao Manu,
sicuramente con la gommalacca hai più esperienza di me, e magari puoi suggerire qualche espediente per superare le difficoltà a cui accenno nella prova seguente che avevo giù pronta da caricare.
Per quanto riguarda l'albumina hai provato a utilizzarla senza aggiungere altro? A me sembra che funzioni bene anche da sola.
L'acqua di colla delle prove era sempre molto diluita, quasi acqua appunto. Ma come si vede dalla foto precedente, alla fine risulta più secca.

PROVA 5

GOMMALACCA E VELATURE A OLIO
Circa tre anni fa ho provato ad alternare la gommalacca con le velature a olio. Il risultato finale è molto bello, però, almeno per me, presenta qualche difficoltà nella stesura, perché l'alcol della gommalacca tende a intaccare il sottile strato di colore.
Occorre lasciare essiccare molto bene il colore a olio e dare passate veloci di gommalacca con pennello di vaio. Su una superficie come questa è abbastanza facile, ma su uno strumento completo immagino sia più difficoltoso: dopo la prova non ho mai utilizzato in pratica questo metodo... lo espongo solo perché mi sembra interessante.
Nei vari passaggi, esclusi quelli di colore a olio, ho dato una passata leggera con Micromesh 2400, solo per togliere micro-grumi.

su ABETE:
1-2-3 gommalacca a pennello
4 - velatura a dito di colore a olio (bruno ossido trasparente, Rembrandt)
e quando è stato ben asciutto (dopo diversi giorni) una mano di gommalacca a pennello
5 - idem
6 - idem
7 - idem + ulteriore mano di gommalacca

su PIOPPO:
sul campione grezzo, lisciato con abrasiva fine e bagnato, ho dato una mano di mordente ad acqua molto diluito, per scurire leggermente il legno ed evidenziare le marezzature
1 - quattro mani di gommalacca
2 - velatura a dito di colore a olio (bruno ossido trasparente, Rembrandt)
3 - una mano di gommalacca
4 - velatura di colore a olio + una mano di gommalacca
5 - velatura di colore a olio + 3 mani di gommalacca


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Commento file: su abete
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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 14/05/2020, 10:55 
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Iscritto il: 05/04/2020, 21:02
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Devo correggere quanto ho detto nel post precedente, perché pensavo ai violini, ma in effetti ho utilizzato la gommalacca sopra i colori a olio per restaurare sitar e tambura indiani. Mi è capitato spesso di vedere questi strumenti con pesanti tracce dei fogli di plastica a bolle dell'imballaggio. È come se fossero stati impacchettati con la vernice ancora morbida. La cosa è tanto più strana in quanto l'India e le regioni dell'Asia sudorientale sono proprio la patria di origine della gommalacca, quindi ci si aspetterebbe una verniciatura perfetta e resistente. Forse dipende dalla temperatura e umidità di quelle zone..
Comunque la rimozione delle "impronte" dell'imballaggio è spesso piuttosto difficoltosa e si arriva facilmente al legno. Inoltre, in strumenti di livello medio-basso, il legno utilizzato è colorato per renderlo simile ai legni più pregiati di strumenti più costosi, e con la levigatura delle "bolle" si creano chiazze chiare che ritocco con i colori a olio.
Generalmente uso i colori alchidici Griffin W&N, a olio sintetico, perché essiccano velocemente e resistono meglio alla successiva verniciatura a gommalacca.

segue..


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Commento file: le bolle erano su tutto lo strumento, ma in particolare sul manico e sulla tavola
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Commento file: tavola già un po' carteggiata, ma non basta
tambura-cassa-bolle.jpg [81.07 KiB]
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 Oggetto del messaggio: Re: Non mi faccio le vernici...
MessaggioInviato: 15/05/2020, 21:10 
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Iscritto il: 05/04/2020, 21:02
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Nel caso limite di questo tambura, ho riportato a nudo il legno di tutta la tavola, rammollendo la verniciatura con alcol e asportandola con la rasiera. Non saprei dire di che legno si tratti, ma assomiglia molto all'obece, o obeche, un legno di origine africana, sia per la consistenza sia per le venature e il colore, con caratteristiche striature grigiastre su fondo beige.
Per la riverniciatura ho proceduto così:
1 - mano di alchidico diluito con acquaragia come fondo di colore base
2 - mano di gommalacca
3 - velature di alchidico diluito per simulare le venature di un legno pregiato come il "tonewood" indiano

segue...


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Commento file: eliminazione di vernice e colore con alcol e rasiere
tambura-riverniciatura-tavola-1.jpg [107.39 KiB]
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Commento file: tavola completamente ripulita
tambura-riverniciatura-tavola-2.jpg [81.68 KiB]
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Commento file: prima mano di colore di fondo
tambura-riverniciatura-tavola-3.jpg [74.63 KiB]
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Commento file: velature di colore per simulare le venature del "tonewood"
tambura-riverniciatura-tavola-4.jpg [85.24 KiB]
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