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Autore Messaggio
MessaggioInviato: 15/05/2020, 16:10 
Non connesso

Iscritto il: 20/06/2014, 19:21
Messaggi: 348
Località: Verona
Un testo che tratta di un argomento un po' insolito: La liuteria al femminile. Di liutaie ce ne sono, e anche brave.


Pietro
Vorrei porre alla vostra attenzione un testo uscito recentemente dalla mano di Gualtiero Nicolini edizioni Stradivari Cremona - a parte il fatto che è un po' andato a ruota libera, si parla delle liutaie donne in Italia, non solo dal punto di vista della produzione ma anche seguendo i percorsi diversi che le hanno portate ad avvicinarsi e a dedicarsi a questa professione: La sgorbia e il rossetto. Pag. 192, con foto a colori...
Ci trovate pure (a pieno titolo) una nota conoscenza di Liuteriaitalia... motivo di più...

Allegato:
La sgorbia e il rossetto.jpg [139.96 KiB]
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Guido
Mai sottovalutare il gentil sesso!
Parli di Neuma?

mystral1320
Caro Pietro, non posso che essere felice della tua recensione, in quanto diverse sono le colleghe ben meritevoli d'essere segnalate e ricordate! Quel che conta è il risultato finale e la mano che l'ha permesso, poi se quest'ultima sia maschile o, meglio ancora, femminile credo che poco importi.
Quel che è certo che comparando strumenti di eccellenza o comunque provenienti da vero estro creativo e professionalità e, soprattutto nel campo dell'arte, il discorso sul genere abbia di certo un valore nel senso di riconoscimento, ma alla fine la sensibilità e le capacità prevalgono e si sentono letteralmente...

salvatore catania
"Nota conoscenza" a parte, la cui abilità artistica a tutto tondo è fuori discussione, conosco personalmente diverse bravissime liutaie; questo a riprova che la differenza tra i sessi vale solo (e neanche sempre) se si considera la forza bruta............che in liuteria non è necessaria.

aldeo
Ma....é già uscito??? online non lo trovo!

Guido
Salvatore, il mio Maestro è donna ed è davvero brava, in più c è la pazienza di mamma.

Pietro
Il tema molto interessante e contemporaneamente molto variegato è da tempo che volevo proporlo alla vostra attenzione. Pensavo che le regole del forum non lo permetessero, ma viste le citazioni postate da più utenti interessati dall'argomento ho sciolto gli indugi.
Non è detto che una donna che sceglie la nobile arte della liuteria debba per forza rinunciare in parte alla propria femminilità, la liuteria non è la falegnameria, come sopra detto è un'arte e la prima liutaia che vi segnalo lo conferma. Lourdes Uncilla: liutaia spagnola che è specializzata in strumenti a pizzico. Molti artisti usano suoi strumenti per incisioni e concerti. Se su You Tube cliccate Josè Miguel Moreno potete vedere e sentire una sua chitarra barocca in una fantasia di G. Sanz che comprende anche il celeberrimo Canarios.

La seconda artista è nata in Svizzera ma risiede in Italia e oltre ad essere una valida liutaia diplomata a Cremona è una polistrumentista che in concerto passa dalla ghironda all'organetto non tralasciando il violino. Il suo nome è Caroline Tallone e si esibisce in concerto con più strumenti da lei costruiti.
L'arte della liuteria è quindi compatibile con il suonare strumenti musicali a livello concertistico senza penalizzare la femminilità come dimostra Caroline Tallone.

Proseguo con Jamie Marie Lazzarra, anni fa nella sua bottega ho visto una bella cetera appena ultimata e un mandolino con la tavola armonica in pergamena che stava restaurando. Le ho fornito delle indicazioni su Franco Mealli: musicista - architetto che costruisce in prima persone gli strumenti che usa nei suoi concerti di musica antica e mi ha sucessivamente contattato telefonicamente per ringraziarmi. Da lei ho comunque visto anche dei bei violini e delle chitarre in riparazione.

Vorrei inoltre menzionare Tania Benassi di Brescia e tutte le ragazze che ho incontrato alla scuola di liuteria o nelle varie botteghe di Cremona. Sono tante, tutte abili ed entusiaste. Penso che la liuteria al femminile sia in buone mani, anche perchè quando le donne ci si mettono fanno scintille!

Giomaselli
Tra le "chitarraie" menzionerei l'ottima Heidi Pulfer di origine Svizzera ma residente a Viserba (vicino Rimini)
Avevo portato tempo fa la mia chit. a rifare un osso del ponte e ho avuto modo di provare i suoi strumenti.
mi piacciono molto. soprattuto sonomolto eleganti.

Pietro
Ringrazio Giomaselli per l'integrazione e mi allaccio al termine "chitarraie" da lui stesso menzionato. Le quote rosa della liuteria che in misura molto riduttiva ho menzionato sono tutte in grado di mettere a punto o di riparare a regola d'arte anche una chitarra classica. La loro preparazione ed esperienza può tranquillamente incorporare anche il termine sopra citato. Ad onor del vero auspicavo un contributo, al momento assente, delle gentili utenti di questo benemerito forum che ho visto in altre occasioni ben vivo e presente.
La nobile arte della liuteria non seleziona in base al sesso ma sull'artistica creatività.

Abete
sono andato la settimana scorsa a provare le chitarre di Heidi Pulfer, purtroppo al momento non me le posso permettere economicamente, pero' visto che sono di rimini non potevo non andarle a provare.
E vi posso dire che sono uno spettacolo! ..ho provato pochissime chitarre di liuteria ma le sue mi hanno segnato dentro. Gran chitarre! Ottima!

salvatore catania
Possiamo aggiungere Silvia Zanchi, Annette Stefany e Rosalba De Bonis, quest'ultima rappresentante della dinastia di Bisignano.
Forse in passato, quando si andava "a bottega" il settore era più che altro maschile, adesso nelle scuole di liuteria comincia ad affacciarsi il gentil sesso. Ben venga perchè le donne sono portatrici di sensibilità nuove.

Franco Marino
A me, la donna liutaio, mi affascina......

salvatore catania
A me.......... dipende...

Francesco Spina
Mi permetto di segnalare in questa discussione sulla liuteria al femminile la brava liutaia Donatella Salvato, di Padova, persona estremamente gentile e disponibile, oltre che abile astro nascente della liuteria! Ne sentirete parlare sempre più spesso, ne sono sicuro!

Giaguaro
ma si una donna con le mani sporche di colla e rese ruvide dal lavoro... è di un sexy

ninoram
trovo molto più pericoloso provare una chitarra da una liutaia affascinante... lei ti guarda...e la chitarra cambia suono... Succede già con le chitarriste affascinanti (non voglio fare nomi famosi) che stregano (scusate il termine) letteralmente il pubblico...
Tempi duri per noi maschi...

DONATELLA LUIGINA SALVATO
...ma dico,stiamo scherzando? una liutaia è solamente una costruttrice di strumenti...di genere femminile.
é un ridare vita,voce e poesia al legno.
Si sente la differenza di genere nello strumento finito? secondo me si,provare per credere.
caro....Giaguaro........le mani delle liutaie sono dolci ed energiche e sopratutto non ne troverai una con le mani ruvide.....troppo preziose per non averne la massima cura.
Per la lavorazione dei piani armonici serve la massima sensibilità,l'ntonazione stessa di ogni elemento necessita di un tocco speciale,più un accarezzare che un percuotere........

Pietro
Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando proposi questo argomento che, a dire il vero, non ha incontrato grandi adesioni.
Nel frattempo ho avuto diverse occasioni di incontro diretto e ne ho conosciute di veramente brave e preparate che operano da sole o con altri: per essere chiaro non ho mai visto donne gestire insieme un laboratorio di liuteria, forse i tempi non sono ancora maturi nonostante le tante ragazze che escono diplomate da Cremona.

DONATELLA LUIGINA SALVATO
...una liutaia è un liutaio di genere femminile.
La stessa perizia,lo stesso studio e lo stesso impegno nel creare uno strumento...cambia la sensibilità nell'approccio e si sente,provare per credere
Saluti a tutte le colleghe e colleghi di genere maschile!!!!

Angelo Barricelli
Cara Donatella,quoto in pieno quello che hai scritto.Approfitto anche per salutarti calorosamente

ilMarzio
Saluti a te Donatella,
oltre alla sensibilità direi che cambia anche la fisicità dell'approccio. Le lezioni di pazienza e "persuasione lignea" di una mia amica violara mi sono state di aiuto nell'imparare ad avvicinarmi a legni particolari come l'african-blackwood.
Noi maschiacci tendiamo di più a cercare di "domare" il legno...

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Per ora finisce qui ma c'è sempre spazio per commenti o integrazioni.

Cordialità - Pietro -


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