Liuteriaitalia

Forum dedicato alla Liuteria amatoriale,per chi ama costruire uno strumento da sè e suonarlo
Oggi è 28/03/2024, 11:11

Tutti gli orari sono UTC




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1 messaggio ] 
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Mandolino semiconcavo
MessaggioInviato: 06/07/2018, 15:07 
Non connesso

Iscritto il: 20/06/2014, 19:21
Messaggi: 348
Località: Verona
Pietro

Oggetto: mandolino semiconcavo.

Prima di tutto torno a ringraziare l'utente Dombedos per avermi passato anche questo argomento che ha salvato dal vecchio forum.

Cari amici di Liuteriaitalia, non direi che lo strumento che presento sia lo strumento che mancava in quanto ne abbiamo parlato ripetutamente in varie occasioni.

Cosa allora contraddistingue questo mandolino dagli altri a fondo piatto o a fondo bombato? Semplicemente perché è una via di mezzo e la sua struttura veniva estesa naturalmente, come si usava in passato, anche agli altri membri della famiglia. Nella collezione Monzino al Castello Sforzesco di Milano è presente una mandola del liutaio Farina con le stesse caratteristiche anche se questa è molto più ornata e di ricercata fattura.

Da dove sono partito: Come sempre da una idea ma prima di svilupparla ho atteso di avere tra le mani uno strumento reale dal quale trarre tutte le informazioni e i dati costruttivi.

Presento intanto l'originale nelle tre viste e naturalmente il mio elaborato.

Allegato:
Semiconcavo. Originale - Copia.jpg [76.26 KiB]
Scaricato 1972 volte


Cordialità - Pietro -



Al tema segue la discussione: 
 

1 - MAXLUCCA
Subito una domandina da inesperto quale sono: ero convinto che la tavola armonica in corrispondenza del ponte dovesse essere piegata in tutti i mandolini, ma qui mi pare del tutto piana come mai?
 
 
2 - Pietro
Diciamo che la piega della tavola armonica è presente in QUASI tutti i mandolini. Io di solito la faccio ma ad esempio nel modello brevettato Secchi con le aperture laterali non è presente (vedi forum).
Idem vale per questo ma su tutti i mandolini milanesi, toscani e bresciani con le corde in budello (ora in nylon) non è presente e le corde sono ancorate ad un ponticello incollato alla tavola armonica come i liuti e le moderne chitarre classiche.
Pure su molti modelli piatti di mandolini napoletani (con tale termine si intendono quelli con quattro coppie di corde metalliche accordate per quinte come il violino) la piega non è presente e neppure nei folk irlandesi e americani.
A che serve la piega? Serve a irrigidire la tavola armonica in corrispondenza del ponticello conferendo alle fibre quel nervo che ne aumenta la potenza sonora e porta la musica più lontano. Serve anche ad aumentare l'angolo delle corde dalla cordiera al ponticello aumentando la pressione delle stesse sulla tavola armonica dotando lo strumento di un attacco più preciso e deciso e aumentandone la potenza sonora. Sono cose non da poco e per questo io di solito la piega la faccio... salvo qualche eccezione come questo strumento a fondo semiconcavo. In questo caso però le sorprese non sono finite in quanto ci sono anche altri particolari che variano dal mandolino standard ma le illustrerò nel corso dei lavori.
 


3 - salvatore catania
Seguo
 
 
4 - Pietro
Grazie Salvatore, chissà perché quando leggo questa frase mi torni in mente:

" Il grande liutaio è un mago;
nella scelta dei legni non può illuminarlo se non la magia"
GABRIELE D'ANNUNZIO (Notturno pag. 431)
 
 
5 - Pietro
Prima di iniziare uno strumento una cosa fondamentale è la forma attorno alla quale verrà assemblato lo strumento stesso.
In questo caso pur avendo lo strumento originale non è stato facile ricavare la forma e per questo dopo aver copiato le due tavole e le altezze al netto senza gli spessori di tavola fondo fasce ho assemblato il tutto con delle viti in modo da poter ritoccare le posizioni durante la piegatura delle fasce che in questo caso ho realizzato in un unico pezzo. Non è facile con le conicità e pur avendo provato prima con del cartone spesso ho dovuto lo stesso eseguire qualche adattamento, naturalmente ora alla luce dell'esperienza acquisita tutto mi sarebbe più facile.
Posto la forma e un altro paio di immagini, non è molto rifinita in quanto prototipo ma ha funzionato.

Allegato:
Semiconcavo 2.jpg [73.03 KiB]
Scaricato 1980 volte


Un altro passo in avanti dopo aver ricavato la forma è l'iniziare ad assemblare lo strumento. lo vediamo aperto e la prima cosa che notiamo è che non ci sono le controfasce e che le catene non sono rastremate ma solamente arrotondate, ci sono tre catene sul piano armonico disposte come l'immagine e nessuna catena sul fondo. L'originale era così e ho optato per rispettare il progetto, vedremo cosa ne verrà fuori alla fine.
Posto una tabella con le quote e le essenze utilizzate.

Lunghezza totale: 590 mm.
Diapason: 335 mm.
Lunghezza tavola armonica: 295 mm.
Larghezza tavola armonica: 200 mm.
Ovale buca: 75 mm - 35 mm.
Lunghezza fondo: 295 mm.
Larghezza fondo: 187 mm.
Altezza cassa al fondo: 100 mm.
Altezza cassa al tallone: 40 mm.
Lunghezza paletta: 140 mm.
Larghezza massima paletta: 53 mm.
Larghezza minima paletta: 45 mm.
Spessore paletta: 15 mm.
Lunghezza manico dalla cassa al capotasto: 150 mm.
Larghezza manico al capotasto: 30 mm.
Larghezza manico all'attacco con la cassa: 40 mm.
Spessore manico al capotasto: 20 mm.
Spessore manico alla cassa prima del talloncino: 25 mm.
Spessore tastiera: 4 mm.
Spessore tavola armonica: 3 mm. al centro degradanti a 2,5 mm. alle fasce.
Spessore fondo: 2.5 mm uniforme.
Spessore fasce: 2 mm.

Proseguiamo con i legnami usati per la costruzione.
Tavola armonica: abete Val di Fiemme.
Fasce e fondo: pioppo campestre.
Manico e paletta: Abete lastronato (pezzo unico).
Tastiera: Padouk.
Essenze e piallacci vari per lastronatura e filetti.

Le misure non hanno subito grosse variazioni se non nell'ordine di uno o due millimetri, solo la paletta è stata allungata per permettere l'alloggiamento delle meccaniche ora in commercio.
Lo strumento originale non aveva il manico lastricato ma ci si è voluto complicare la vita. Comunque era prassi comune usare legni leggeri per poi impiallacciarli o tingerli di inchiostro nero anche per liuti, chitarre barocche, chitarre romantiche, mandole ecc.



6 - MAXLUCCA
Un lavoro molto interessante, anche per la ricchezza di dati che fornisci: in pratica un vero e proprio plan! E' un piacere rivederti al lavoro, ora non ti resta che fornirci qualche immagine completa, sono curioso di vedere che effetto fa il pioppo sullo strumento.
A proposito di manico e paletta tutti in un solo pezzo devo notare che, benchè nella moderna chitarra classica di liuteria sia poco in uso, anzi è considerato un punto a demerito,lo era invece in strumenti antichi come ad esempio nei pochi esemplari superstiti di vihuela dove non solo erano costruiti in un sol pezzo ma presentavano un finto incastro a V
 
 

7 - Pietro
Grazie MAXLUCCA, troppo buono.
Per il manico - paletta in un solo pezzo hai ragione, al presente il mandolino pur essendo uno strumento piccolo ha solitamente il manico in due pezzi con un particolare incastro (una specie di V ricoperto) ma anche qui mi sono attenuto allo strumento che ho copiato.
Per i dati e le immagini dello strumento campione, della forma e della mia copia quello che auspico è che se a uno capita per le mani uno strumento sia pur malmesso ma che stuzzichi l'interesse... beh!... gli venga almeno la voglia di copiarlo e di costruirlo (magari con una postazione di lavoro più ordinata della mia); la liuteria amatoriale è soprattutto questo, e da' pure delle belle soddisfazioni.

 

8 - salvatore catania
Mi convince tutto di questo strumento affascinante.
Mi da un pochino da pensare l'assenza di controfasce, sinceramente non mi sono mai avventurato fino a questo punto.........

 

9 - Pietro
Le controfasce l'originale non le aveva ma ci ho pensato a lungo, al limite lo aprirò... dipende da come si comporta con le prove in bianco... comunque non penso che accadrà, ce ne sono di strumenti privi di controfasce e tengono lo stesso. 
 


10 - MAXLUCCA
Compolimenti Pietro sembra proprio che il lavoro proceda molto bene. Invidio anche la tua velocità nel portare avanti il lavoro, hai aspettato un pò a portare qualcosa di nuovo ma quando l'hai fatto vai alla grande!
 
 

11 - Pietro
E ho anche portato uno strumento piccolino.
Purtroppo ho già la casa piena di strumenti e corro il serio rischio di essere cacciato da mia moglie se metto in cantiere qualcosa di più voluminoso.
Anche quando il lavoro sembra procedere bene le incognite sono sempre dietro l'angolo: decoro della buca, manico, paletta, lastronatura, tastiera. ecc.



12 - MAXLUCCA
Un bel lavoro e portato avanti con sicurezza, la tastiera è di palissandro? E per la verniciatura come pensi di orientarti?
Rileggendo un tuo post precedente vedo che è padouk, mi sembra di buon effetto, come legno come si comporta?



13 - Pietro
Si tratta di un legno duro e liscio e le dita scorrono agevolmente ma quando si sega o si fora è facile a scheggiarsi o a crepare. Eseguito il taglio quindi è bene passare subito con la carta vetrata in modo da eliminare le sbavature; se ne prendo una con le mani e la tiro porto via una porzione di legno. Idem per le forature, io prima le segno con punteruolo, poi procedo con una punta piccola e infine per il foro a misura faccio girare la punta in senso contrario in modo da non provocare scheggiature. I fori eseguiti sulla tastiera non sono passanti ma arrivano circa alla metà dello spessore del legno e i "puntini" segnatasti sono in osso bovino inseriti a pressione, così non si sporca il legno e se il lavoro è eseguito con precisione la tenuta è assicurata.

Per la verniciatura gommalacca come sempre. Ho usato gommalacca in scaglie di quella che si trova ovunque e scurisce un po' il legno, mi viene comoda per dare quell'effetto vintage allo strumento e inoltre il pioppo assorbendone di più sembra più scuro alla fine del lavoro.
La diluizione è con bioalcol a 96° e viene stesa a tampone. L'olio usato non è olio minerale ma olio paglierino (assicurarsi che lo sia veramente) in quanto anche nel testo di Romanillos su Torres quando è menzionato che le chitarre di Torres erano verniciate a olio... questo a quanto sembra si intendeva. Attenzione quelle poche gocce di olio sul tampone ritardano i tempi tra una mano e l'altra di lucidatura.

Siamo quasi alla fine. Vorrei però prima toccare l'argomento corde che con il mandolino è importante: se io compero una muta e mi salta una corda (solitamente il MI cantino) e può succedere anche in fase di montaggio come mi devo comportare che sciolte non se trovano più da nessuna parte? Cambio l'intera muta? Facciamo il punto sul da farsi.
Il mandolino ha quattro coppie di corde, due coppie ricoperte (le più gravi SOL e RE) e due coppie in metallo nudo (le più acute LA e MI) e solitamente le più vulnerabili sono proprio i due MI in quanto più sottili. Se non si vendono corde sciolte per mandolino si vendono però le corde sciolte per chitarra acustica ed è su queste che ci si deve orientare: il MI del mandolino oscilla tra la scalatura 10 (diametro 0,25) e la scalatura 8 (diametro 0,20) dipende se la muta è ad alta o a bassa tensione e questo lo si rileva con il calibro, meglio ancora con il micrometro centesimale molto più preciso ed affidabile.
Una volta individuata e comperata la corda giusta si deve però togliere il pallino in quanto il mandolino ha solo il cappio come attacco alla cordiera ma per questo basta una pinzetta piccola e molta attenzione. Queste corde sottili in metallo nudo sono soggette al rischio che l'attorcigliamento che forma il cappio possa sfilacciarsi quando la corda è in tensione e addirittura disfarsi: questo può succedere con corde a basso prezzo come le coreane ma anche con corde di pregio come le Pyramid ma ancor di più con le corde di chitarra dopo aver tolto il pallino. Che fare? Per prudenza è meglio non correre rischi e con il saldatore rapido stagnare la parte attorcigliata che forma il cappio; con questo accorgimento la corda non si disferà più.
Prima di assemblare uno strumento assicurarsi di avere tutti gli accessori in modo da non trovarsi in difficoltà con le misure alla fine: ad esempio l'originale che ho copiato aveva una paletta piccola con delle meccaniche che ora non si trovano più e ho allungato leggermente la paletta in modo che possa essere adatta per ogni tipo di meccaniche e non crearmi problemi in futuro. Le corde che ho usato sono coreane da 4 Euro ma confrontate con altre marche reggono alla grande il confronto: diametro anima, diametro rivestimenti e calibratura totale ma più di tutto hanno un ottimo suono. La meccanica è Made in Taiwan, costa 10 Euro ed è solida e affidabile e, cosa importante è universale per mandolino in quanto con il doppio foro sul perno può essere montata su qualsiasi tipo di paletta, ottimale quindi anche per le riparazioni e le sostituzioni.

Ultima immagine.

Allegato:
DSC01766 (640x480).jpg [173.89 KiB]
Scaricato 1975 volte



Non so cosa ne pensate ma anche se le mie foto come al solito penalizzano di molto lo strumento sono convinto che un'idea uno se la possa fare.
Il mio intento è, come detto sopra, di stimolare alla costruzione di uno strumento musicale partendo da uno già esistente come in questo caso ma anche da foto o altro. Assicuro che è altamente gratificante e la manualità è quella che un hobbista già possiede, per il resto è solo creatività.



14 - MAXLUCCA
Che dire? Bello, bravo e complimenti per le foto (specie l'ultima che offre il profumo di una musica) ed anche il pioppo fa la sua bella figura!



15 - Pietro
Ringrazio MAXLUCCA per il positivo giudizio e per i complimenti per le foto che sono da sempre il mio tallone d'Achille... sono per me uno stimolo per migliorare anche in questo campo.
Il pioppo campestre... quello bello compatto e stagionato... un tempo molto usato ma ora un po' meno... assorbe la vernice più dell'abete e alla fine risulta più scuro ma non si impregna come una spugna che il marroncino della normale gommalacca in scaglie filtra dall'altra parte, però mette in risalto le vene e le ombre tipiche di questa essenza.
Nei mandolini il fondo (solitamente in legni duri) viene coperto all'interno con carta o con morbido trucciolo per addolcirne il suono... con il pioppo non è necessario, provare per credere!
Purtroppo non sono attrezzato per la ripresa sonora ma il suono di questo mandolino è rotondo e morbido ma non potentissimo anche se la proiezione è buona. Richiama sonorità di altri tempi sicuramente più tranquilli degli attuali dove impera il frastuono, spero si mantenga così anche in seguito quando lo strumento avrà raggiunto la piena maturazione.



16 - overdrive
Lascio la fantasia e la manualita' a Voi ma sicuramente queste realizzazioni fanno venire voglia di avere uno strumento e imparare almeno a strimpellarlo!
Marco



17 - Pietro
Questo credimi è già una buona base di partenza.
Tutto il resto viene dopo.



18 - salvatore catania
Vedo che hai messo il tasto 0, quindi l'osso capotasto serve solo da distanziatore.
I miei complimenti (anche per le foto.... )
Davvero uno strumento stuzzicante e molto ben fatto. Poi, il pioppo non tradisce mai.
Un saluto.



19 - Pietro
Grazie Salvatore, troppo buono.

1 - Il tasto O è presente nella quasi totalità dei mandolini e di conseguenza l'osso ha più che altro il compito di distanziare le corde.

2 - Prendo i complimenti come uno stimolo per migliorare anche in questo campo ma lo strumento è molto più bello e le mie foto non è che gli rendano giustizia fino in fondo.

3 - Il pioppo non tradisce mai ma lo si deve selezionare accuratamente. In passato era un legno molto più usato ma mi sembra che stia lentamente tornando in auge. Ho visto anche dei liutai che lo stanno riscoprendo pure per i violini (vedi Fabio Chiari) ma è un ritorno alla tradizione.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Naturalmente sono sempre possibili integrazioni.

Cordialità - Pietro -


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1 messaggio ] 

Tutti gli orari sono UTC


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB® Forum Software © phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010