Liuteriaitalia

Grazie Maxlucca.
Se a qualcuno interessa mi fa molto piacere.
Inizio a postare le foto della lavorazione. Chiedo scusa se qualcuna è banale e, per molti più esperti di me, superflua, ma credo che condividere i metodi e le scelte, anche quando non sono quelle migliori, sia utile e interessante.
Anzi, se qualcuno interviene dicendo per esempio "io invece faccio così... perché mi sembra meglio" sarà raggiunto lo scopo dei miei sproloqui... :)

Continuo con le foto del fondo e delle fasce.
Per la spianatura dei bordi e incollaggio del fondo uso lo stesso sistema della tavola.
Non ho foto della piallatura della tavola, comunque l'ho fatta con la pialla che si vede nelle foto, come per il fondo, e rifinita a rasiera per arrivare allo spessore definitivo.

Bel strumento e ottimo lavoro, spero ci sia qualcosa anche sul decoro attorno alla buca che mi sembra in resina epossidica!!

Proprio ben fatto! E complimenti per il sapiente uso della pialla nel portare a spessore, cosa che mi crea sempre grosse difficoltà!

Grazie manu,
il riempimento della rosetta è tra le prime lavorazioni della tavola perché devo lasciare il tempo all'impasto di indurire bene.
A suo tempo avevo preso in considerazione l'epossidica, perché sarebbe anche molto più rapida, ma diventa un po' troppo dura da piallare via.
In questa e in altre ho usato i colori Polycolor della Maimeri che una volta essiccati e induriti, si possono piallare bene. Un tempo riportavano l'indicazione "colori acrilici", ma da qualche anno è stata modificata la dicitura in "colori vinilici"... a me (li uso da tanto tempo) sembrano sempre uguali come risultato, del resto i due tipi di resina non sono tanto diversi.
Tra le prossime foto posterò la lavorazione della tavola con anche questa fase.
Per quanto riguarda la pialla, Maxlucca, devo dire che anch'io ho sempre avuto delle difficoltà, finché una decina di anni fa ho deciso di investire in pialle di qualità, (marca Veritas: quella della foto è una Veritas Bench Plane #5 ¼ W). Regolando al minimo il controferro sono eccezionali per spianare con precisione, ma credo che anche altre marche di qualità alta siano equivalenti. La finitura allo spessore finale la faccio a rasiera.

Grazie della dritta, anche io pensavo di non avere l'attrezzo più adatto: uso una vecchia pialla in legno che fu di mio padre e (forse) ancora prima di mio nonno.... una stirpe di falegnami! Mi è sempre dispiaciuto pensare di abbandonarla, ma credo mi deciderò a fare anche io quell'acquisto.

Sì, Maxlucca, la qualità della pialla credo sia fondamentale.
Certo, se uno è bravo come Stradivari magari riesce a mettere a punto anche una pialla di legno come quelle che usava lui (che poi forse non erano così male).
L'unico problema è il costo piuttosto elevato
Forse il discorso delle pialle meriterebbe un argomento dedicato, perché immagino che, come per me e per te, costituisca per molti un attrezzo di uso non intuitivo e per niente facile.
Qualcuno con esperienza su vari tipi di pialla potrebbe condividere dei "trucchi" a cui è difficile arrivare da soli.

Ritagliato con abbondanza il profilo della tavola e segnata la mezzeria, ho iniziato la lavorazione della bocca.

Dato che non ho fatto foto delle fasi di filettatura e riempimento della rosetta per questa chitarra, inserisco qui quelle fatte tempo prima per una Maccaferri, in cui ho eseguito lo stesso tipo di finitura.

Questa è la stessa fase su questa chitarra. L'adesivo va tolto quando il colore è ancora fresco altrimenti poi diventa complicato.
Per la piallatura ho lasciato passare una decina di giorni (ho sempre fretta di vedere com'è venuto il lavoro) ma sarebbe meglio anche un paio di settimane, perché più il colore è indurito più è facile piallarlo e non subisce ulteriori ritiri.