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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Una Torres per un amico.
MessaggioInviato: 05/07/2018, 14:20 
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Iscritto il: 20/06/2014, 19:21
Messaggi: 348
Località: Verona
Pietro

Oggetto: Una Torres per un amico.

Preciso subito che l'amico è di Manu non ancora presente nella nuova Liuteriaitalia e che pure la Torres è di sua costruzione.
L'argomento è piuttosto scarno per la tiepida accoglienza che la chitarra aveva a suo tempo avuto ma questo era anche dovuto ai problemi del vecchio forum ed è per questo che nella revisione ho lasciato anche queste cose. Prima di passare al lavoro di Manu vorrei però ringraziare l'utente Dombedos per la sua cortesia nell'avermi passato questo argomento da lui stesso recuperato dal vecchio forum. Questa copia di una Torres meritava sicuramente di più anche per capire il lavoro innovativo di questo grande liutaio non a caso denominato lo Stradivari della chitarra.

Manu:
Dopo molto tempo di assenza dal forum finalmente torno a postare qualcosa, si tratta di una chitarra che ho avuto il piacere di costruire e regalare ad un vero amico.
Entrando nel dettaglio ho scelto come modello la chitarra di Antonio Torres, in generale quindi lo strumento è leggermente più piccolo dei modelli di autori successivi, sebbene il diapason sia di 650mm la lunghezza della cassa è 480mm, il lobo superiore è 272mm, la vita è 230mm e il lobo inferiore è 354mm con le fasce che vanno da 95mm a 88mm.
La tavola armonica è in abete, scelta più per la sua risonanza che per l'estetica, una volta portata a spessore viene inserita la rosetta che ho preparato a parte. Ogni elemento è stato fatto a mano, non ho usato decori già pronti e sono i tipici elementi usati da Torres, ovvero la spina pesce, i tasselli a mosaico e il decoro a quadretti alternati chiari e scuri.
Sotto la rosetta viene incollato un rinforzo circolare da 2 mm e disegno la posizione delle singole catene. In questo caso l'incatenatura è quella che Torres usava per le sue chitarre con Tornavoz, quindi con la catena madre con due aperture e le due catene più esterne della raggera che si estendono fino alla buca. Io non intendo usare un Tornavoz, interessante notare che lo stesso Torres lo ha inserito in molte chitarre della prima epoca ma assai raramente nella seconda epoca.
Per la tavola non ho usato i tipici spessori delle chitarre Torres che sono davvero sottili, sia per la densità dell'abete sia per avere uno strumento più robusto. Quindi ho portato a 2,5mm per la zona centrale assottigliata a 2,1mm al bordo del lobo superiore; 2mm alla periferia del lobo inferiore lato acuti e 1,8mm lato bassi.
I vari dati utili per la costruzione sono tratti quasi tutti dal bel libro di Romanillos: "Antonio de Torres". Quindi la catena madre è 9x17mm, la catena sopra la buca è 8x17mm, la catena sotto la tastiera è 8x3mm mentre le catene della raggiera sono 7x3mm.
Ho usato il metodo costruttivo spagnolo, quindi le catene sono incollate con la tavola fissata alla solera, questa ha una concavità di 3mm nella zona ponticello del lobo inferiore che si traduce in una bombatura della tavola in questa zona.
Come si può vedere dalle foto le catene trasversali non hanno rastremature, inoltre la sezione è arrotondata ma verso le fasce viene lasciata piana per l'incollaggio dei pilastrini così come faceva Torres.
Il lavoro successivo riguarda il manico, ho scelto di usare il mogano e non la cedrella, mi sembra più robusto e inoltre è lo stesso legno usato anche per fasce e fondo.
L'assemblaggio del manico è quello tipico spagnolo con paletta inclinata di 14 gradi, anche se il tallone è in un sol pezzo; la sagoma della paletta è quella tipica a tre lobi con le rampe squadrate, ho allargato leggermente il disegno per poter meglio alloggiare le meccaniche. La finitura del manico e in particolare della parte centrale viene fatta dopo l'incollaggio della tastiera per maggior comodità.
Ora sulla tavola fissata alla solera viene incollato il manico (in questo caso assolutamente in piano con la tavola) e il zocchetto inferiore, questi fanno da guida per il successivo incollaggio delle fasce che hanno uno spessore di 1,5mm, piuttosto sottili.
Come si nota dalla foto ho usato un solo tipo di colla, la colla animale a caldo.
I'incollaggio fra fasce e tavola-fondo è rinforzato da controfasce in mogano, quelle più economiche vanno bene!! A ulteriore garanzia delle fasce ho incollato qualche listello di rinforzo e i pilastrini per le catene della tavola e del fondo.
Ultimo appunto, si vede come tutte le catene sono al loro posto prima di incollare il fondo, anche questo fa parte del metodo Torres.
Le tre catene del fondo sono 7x16mm e sono sagomate così come le fasce per conferire una leggera bombatura sia trasversale che longitudinale al fondo che è di 2,7mm.

Allegato:
Torres 1.jpg [128.89 KiB]
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Procedo rapidamente verso la fine di questo argomento! Incollato il fondo si procede a filettare e quindi a incollare la tastiera in ebano da 6mm.
Arriva quindi il momento del ponticello, fatto con del palissandro stagionato più di 30 anni e lavorato per adeguarsi alla bombatura della tavola.
La posizione del ponticello tiene conto della compensazione di 2mm, per cui con un diapason di 650mm viene incollato in modo che l'osso sia a 652mm, questo per avere la più corretta intonazione possibile su tutta la tastiera.
Ho usato anche qui colla a caldo, l'unica precauzione è fare un preincollaggio, ovvero stendere sulle due parti un sottile strato di colla più liquida, questa verrà interamente assorbita dal legno saturando i pori, si procede quindi all'incollaggio vero e proprio. Il grande vantaggio della colla a caldo è di non richiedere particolari pressioni in fase di incollaggio, anzi; nei liuti sono abituato a premere con le dita il ponticello per 5 minuti e tanto basta! In questo caso, dopo aver inserito con leggerissima pressione dei sostegni fra tavola e fondo sotto il ponticello, la pressione necessaria è stata data da dei pesi ben piazzati!!
La piastrina e l'osso del ponticello così come il capotasto sono in osso bovino.
Una volta montate le meccaniche (della ditta Rubner, affidabili ed economiche) si mettono le corde e lo strumento è pronto per la prova in bianco. In questa fase si possono eliminare piccoli difetti, inoltre si può verificare se ci sono eventuali cedimenti e porre rimedio, questa volta per fortuna non ci sono stati problemi e si è proceduto alla verniciatura, rigorosamente gommalacca a tampone.

Allegato:
Torres 2.jpg [111.91 KiB]
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Questa è la prima chitarra che costruisco dall'inizio alla fine, qualche difetto c'è ma nel complesso sono soddisfatto e soprattutto è rimasto molto soddisfatto il destinatario! Finora avevo costruito solo liuti e affini e la chitarra era qualcosa di nuovo anche se il metodo costruttivo di Torres incentrato sulla leggerezza e su
avole sottili richiama non poco quanto già sperimentato con i liuti.

Allegato:
Torres 3.jpg [71.76 KiB]
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Costruire chitarre è affascinante anche se inizialmente ero perplesso, probabilmente questa non sarà l'unica.

Cordialità - Pietro -

Al tema segue la discussione:


1 - Pietro.
Questo post conferma che per un amico si fa questo ed altro.
Grazie Manu per questa splendida carrellata di immagini supportate da poche ma efficaci parole sui dati e sulle tecniche costruttive che hai usato; un vero esempio di quella liuteria amatoriale semplice e genuina che può essere alla portata di tutti.
Ad onor del vero una Torres ho provato anch'io a costruirla anche se di modello diverso e ho visto che non è poi così semplice come sembra.
Vorrei chiedere però qualche dato:
1 - Se il fatto di averla irrobustita aumentando leggermente gli spessori è per le caratteristiche del legno che hai usato (abete - mogano) o per qualche esigenza del destinatario dello strumento: spostamenti ecc.
2 - Mi ha incuriosito non poco la procedura di incollaggio del ponticello, hai usato l'aglio per dilatare i pori prima del preincollaggio ho sei partito subito con la colla?
Per ora termino qui, ho visto un'accoglienza molto tiepida a questa tua opera, ma io stesso ho aspettato di vederne la fine prima di intervenire... aggiungo che dopo i chitarroni di gradi dimensioni che sparano cannonate sembra ci sia un'inversione di tendenza verso questi strumenti più ridotti di autori classici (Torres, Hauser ecc.) che sanno dare la qualità e la bellezza del suono a scapito della potenza come tra l'altro Bream aveva ammonito già negli anni sessanta.


2 - Salvatore Catania.
Non si vedono le foto, almeno io non le vedo...........


3 - nicrot 56
Perchè non riesco ad aprire le foto sul pc ma sullo smartphone si???
Intanto ti faccio i complimenti per il lavoro che hai fatto e che io posso solo in parte apprezzare per il problema che ho esposto prima e ti chiederei,se possibile,di postare alcune foto sulla costruzione della rosetta visto che,se non ho capito male,l'hai fatta tu...sono molto interessato all'argomento...
Ciao,Nicola


4 - Pietro
Queste moderne tecnologie non le capirò mai.
Stavolta (a differenza di molte altre volte) le immagini io le vedo bene tutte.
Lo considero uno strumento pregevole fatto tutto a mano quasi come ai tempi di Torres in assenza di corrente elettrica e macchinari elettromeccanici.
Spero che Manu riesca a risolvere il problema delle foto in modo da renderle visibili a tutti indistintamente e allora penso che si potranno mettere a fuoco molte cose che solo le immagini possono fare... se non sbaglio non c'è un detto che dice che un' immagine è più efficace di mille parole?


5 - Sci090
Dal mio iPad le foto le vedo. Dal pc non ho provato...
Superbo lavoro! La scelta del mogano è voluta o era ciò che c'era a disposizione?


6 - Manu
Andando con ordine, evidentemente le foto rimangono la croce e delizia di questo forum, ho fatto tutto come sempre e riesco a vederle ora ma ieri effettivamente non era sempre possibile.
Gli spessori delle tavole di Torres sono davvero sottili, al bordo del lobo inferiore possono arrivare anche a 1mm, io non avevo a disposizione dell'abete di prima scelta con molti anni di stagionatura e per non correre inutili rischi mi sono tenuto su spessori più vicini a quelli comunemente usati, volendo regalare lo strumento meglio avere ragionevoli garanzie di durata!
La rosa è fatta tutta a mano ma non ho foto, per facilitarmi la vita ho usato i listelli che si usano per il modellismo navale, si trovano già tagliati con sezioni varie e di diverse essenze, anche quelli tinti nero e volendo avevo visto quelli tinti verde, sono lavori che richiedono solo pazienza, in sé non sono complicati e riescono piuttosto bene.
Per fasce e fondo ho usato il mogano, esistono alcune chitarre di Torres fatte in questo legno e personalmente il risultato sonoro non mi dispiace!
Dovendo fare la mia prima chitarra è stata una vera fortuna poter attingere ai moltissimi splendidi strumenti la cui costruzione è trattata in ogni dettaglio su questo forum, di questo ringrazio!!


7 - MAXLUCCA
Un lavoro bello e interessante: Torres è sempre un punto di riferimento per tutti. Complimenti!
Ho anche io in deposito del mogano supervecchio mi hai fatto venire voglia.


8 - Manu
Ho modificato il messaggio postato aggiungendo ulteriori foto, spero si vedano ora!


9 - salvatore catania
Bel lavoro, bravo!


10 - MAXLUCCA
Una piccola aggiunta al mio primo messaggio: se per un momento non si guarda lo strumento ma l'ambiente nel quale viene montato e rifinito, si capisce lo spirito dei tanti iscritti a questo forum: la cucina,il soggiorno e il salotto sono spesso lo scenario nel quale si vedono nascere le nostre creazioni!
Senza nulla togliere ai professionisti che ci onorano della loro preziosa presenza, credo che questo sia uno degli aspetti più apprezzabili del forum: fantasia e passione!


11 - Manu
Grazie ancora!! Effettivamente nelle varie discussioni postate negli anni ormai sono pochi gli angoli di casa che non sono stati usati come set per le varie foto e lavorazioni!


12 - tizzj
Molto bravo, molto interessante..
grazie.

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Naturalmente sono sempre possibili integrazioni.

Cordialità - Pietro -


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